martedì 29 novembre 2016

Step 20: L'asparago e la moda

Un capo di moda che rappresenti il mio colore è questa "polo Lacoste L1212 verde asparago":(http://www.saldimoda.it/prodotto/polo-lacoste-l1212-verde-asparago/)

Lacoste è una casa d'abbigliamento francese fondata nel 1933 da René Lacoste e dall'amico André Gillier, divenuta famosa per l'invenzione della polo, con il coccodrillo collocato alla sinistra del petto.


René Lacoste e André Gillier fondarono la casa di abbigliamento in seguito alla creazione del "modello 1212", la polo che il grande tennista Lacoste aveva iniziato a commercializzare alla fine degli anni '20, anni in cui dominava i palmarès del tennis. La tradizione vuole che Lacoste, desideroso di creare un indumento sportivo, comodo e funzionale per i tennisti dell'epoca, prese in considerazione due indumenti: la camicia e la T-shirt (che era indossata soltanto come indumento di biancheria intima). Dalla fusione di tali abiti nacque quella che venne definita "polo" e che conserva la praticità di una T-shirt a maniche corte, unita all'eleganza della camicia (nel colletto a coste). Lacoste ha dedicato molta attenzione non solo al tennis ma anche ad altri sport come il calcio e soprattutto il golf, visto che sua moglie era una assidua praticante di questo sport. È la prima volta che un logo appare visibile su un capo di abbigliamento. Nel 1968, con la partecipazione di Jean Patou, il marchio porta sul mercato la prima fragranza maschile, "Lacoste". Negli anni '80, con l'apertura dei primi negozi, Lacoste diviene una catena d'abbigliamento internazionale.
Con il passare degli anni Lacoste è diventata una casa di moda a tutto tondo, con l'introduzione di calzature, profumi e accessori.
Fonte:
https://it.wikipedia.org/wiki/Lacoste_(azienda)


mercoledì 23 novembre 2016

Step 19: Anatomia dell' Asparago


Salve a tutti, oggi vi parlerò dei miei risultati sull' esame anatomico del colore asparago, ma mi accompagnerà un po' di musica...


Devo ammetterlo, questo è un colore che pur avendone fatto un esame anatomico, non sono riuscito a comprendere del tutto.

Sembra un colore molto tranquillo, se provo a porvi l'orecchio non sento che una calma musica da sala dal volume bassissimo, un suona quasi impercettebile...

Fu creato artificialmente dalla Crayola nel 1993 e a vederlo in effetti non sembra un colore naturale. Se provo a immaginare di sentirne l' odore non sento né odore di prato né di altre piante, ma piuttosto sembra un verde che emana un odore che potrebbe avere un pongo che è stato strizzato fra le mani.

Ad esaminarlo con gli occhi poi non sembra neanche il colore dell' asparago, sembra un colore diverso, più scuro... Non ha nemmeno al suo interno l'energia e la vivacità che di solito trasmettono gli altri verdi, sembra più spento.


Potrei smontarlo e chiedere a un bersagliere se me ne regge un pezzo un secondo per vedere se potrebbe avere il colore di una divisa militare: "-Ehi.."



Niente da fare, andavano di corsa pure stavolta. 

A occhio e croce direi che no, non sembrerebbe nemmeno poter essere il colore di una divisa militare.

Niente da fare, nonostante i miei sforzi non riesco a capirlo; è per me un colore alieno. 








lunedì 21 novembre 2016

Step 18: L'asparago nelle arti pittoriche






"Mazzo di asparagi" è un dipinto realizzato nel 1880 da Manet, l'opera è conservata al Wallraf-Richartz museum di Colonia. Per ulteriori informazioni e per scoprire la curiosa storia dietro il suo acquisto cliccare qui.
Mazzo di asparagi

Step 17: Il "Georgia Green" nel brevetto della bottiglia di coca cola

Fu un farmacista ad inventare la Coca-Cola, lo statunitense John Stith Pemberton di Atlanta, nel 1886.Creò uno sciroppo con un liquido caramellato, vi aggiunse dell’acqua gassata e poi lo fece campionare dai clienti della farmacia Jacobs. Un bicchiere costava 5 centesimi. Tutto il resto è storia, dal prodotto fino al brand. 
Le imitazioni del prodotto furono subito tante, così la forma della bottiglia divenne distintiva per assicurare l’autenticità del prodotto. Anche al buio attraverso il tatto doveva essere riconoscibile, e perfino in caso di rottura. La bottiglia usata era probabilmente un “modello Hutchinson”, di colore verde, e fu utilizzata fra il 1894 e il 1900.
Il primo prototipo della bottiglia più famosa al mondo, chiamata contour, fu disegnato da Alexander Samuelson ed Earl R. Dean della Root Glass Company di Terre Haute (Indiana).
Come il frutto del cacao, all’inizio la bottiglia era più gonfia al centro. Questa forma però si adattava male ai macchinari ed era poco stabile, così venne assottigliata.





Si ispirarono al frutto del cacao, forma allungata e scanalature verticali che ancora oggi possiamo vedere e toccare sulla contour.Il prototipo fu brevettato a nome di Samuelson il 16 novembre 1915, nel 1937 Coca-Cola ne acquistò i diritti ma solo nel 1960 l’Ufficio Brevetti americano considererà la contour un vero e proprio trademark, di proprietà della Coca-Cola Company.

Il colore verde della bottiglia contour fu chiamato "Georgia Green". Era prodotto da una sabbia particolare che conferiva quel colore.
Fonte:
http://www.mrark.com/design/coca-cola/

mercoledì 16 novembre 2016

Step 16: Nel design

L'oggetto che possa essere considerato più vicino al mio colore nel campo del design è certamente questa versione della celeberrima ed iconica macchina da scrivere olivetti (Olivetti ICO - MP 1  1940).



Questa modello di macchina da scrivere nacque da un' idea di Adriano Olivetti e Gino Levi Martinoli, capo dell' Ufficio Progetti e Studi fondato nel 1929, la Olivetti MP1 fu progettata materialmente nel 1932 da Riccardo Levi con design di Aldo e Adriano Magnelli, è la prima macchina da scrivere portatile della Olivetti ed è conosciuta anche come modello ICO. e fu prodotta dalla Olivetti da quell'anno fino al 1950. La tastiera è del tipo QZERTY, come è solito delle macchine italiane (a parte le moderne tastiere per computer). Oltre ai tasti di scrittura la tastiera include una barra spaziatrice, due tasti delle maiuscole, un tasto fissamaiuscole, il tasto di ritorno e un tasto di tabulazioneL'insieme dei tasti di scrittura ha un'evidente mancanza: non è presente il tasto col numero 1 che si ottiene utilizzando la lettera l (elle) minuscola oppure la I (i) maiuscola; allo stesso modo non è presente lo zero, che si ottiene digitando la O (o) maiuscola. Sebbene questo oggi possa sembrare strano, era invece piuttosto comune nelle vecchie macchine per scrivere. Mancano anche i tasti per le vocali accentate maiuscole usate nella scrittura della lingua italiana.

Fonte:



Step 15: pubblicità verde asparago

Marcello Duvodich, uno dei più grandi grafici pubblicitari del ‘900, viene ingaggiato dall’acqua Uliveto per realizzare uno dei più famosi cartelloni pubblicitari dell’epoca.




Manifesti sugli asparagi:
manifesto sull' asparago verde di sull' asparago verde di Ateldo
Manifesto della fiera dell' asparago selvatico:


Manifesto sagra dell' asparago:
Fonte:

Step 14: La chimica

La composizione dell' asparago esso presenta numerosi componenti chimici tra i più importanti troviamo l'acido folico e l'asparagina, la quale ovviamente prende il nome dal fatto di essere stra inizialmente isolata da estratti di asparago.
L' acido folico utilissimo per il nostro organismo, presenta la seguente molecola:


L'asparagina presenta la seguente molecola:

Per quanto riguarda invece il colore verde più in generale oggetti di questo colore sono spesso caratterizzati dalla presenza del rame che si è ossidato. Essendo un elemento in chimica viene semplicemente indicato con "Cu" nella tavola periodica.

File:Copper Ingot Crete.jpg


Un pigmento in grado di donare il colore verde all'intero mondo vegetale è la clorofilla la quale presenta la seguente struttura molecolare:




I coloranti per uso alimentare comprendono la  clorofilla (E140 ed E141), la chinolina (E104) e, nei paesi in cui è permesso il "Green S" (E142). ( Per la fonte:cliccare e cercare "Coloranti Verdi")

Chinolina:
Green S:





lunedì 7 novembre 2016

Step 13: il verde asparago nel fumetto


Il fumetto scelto è la Lanterna verde della Dc comics,dopo una non facile ricerca ecco il nome del colore (green) apparire nella quinta e nella sesta vignetta dell' immagine presentata.



venerdì 4 novembre 2016

Step 12: L'asparago nella cucina


L'Asparago nella cucina ha chiaramente una presenza diffusa, eccone alcuni esempi:

Risotto agli asparagi


Lasagna allo zafferano con asparagi


Cestini di uova con asparagi verdi


Crema di asparagi


Salmone affumicato con gli asparagi


Tagliatelle agli asparagi


Step 11: Un documento

-Tra i documenti in cui si trova l'asparago troviamo tra gli esempi più illustri il libro XX della Naturalis historia (Non posso rimandare direttamente al punto in cui ne parla, ma basterà aprire il link e utilizzare l'opzione "trova" e cercare "asparag" per trovarlo citato nelle varie declinazioni.) Un piccolo estratto tradotto: "Il cibo dello asparago, secondo che si dice, è utilissimo allo stomaco, e aggiuntovi il comino caccia le infiammagioni dallo stomaco e dell'intestino colon; e rischiara anco la vista. Gli asparagi mollificano leggermente il corpo: giovano a' dolori del petto e della schiena, e a' difetti degl'interiori, quando son cotti col vino; non che a' dolori de' lombi e delle reni, beendo il seme loro a peso di tre oboli con altrettanto comino. Dettano la lussuria, e muovono utilissimamente l'orina, ma rodono la vescica."

-L'asparago viene utilizzato come espediente per delle riflessioni da  Achille campanile nel libro "Gli aparagi e l'immortalità dell' anima" del 1974. "Non tutti credono nell'immortalità dell'anima, mentre che degli asparagi e della loro esistenza tutti sono certi, nessuno ne dubita. Eppure la verità è proprio l'opposto: si può dubitare dell'esistenza degli asparagi, non dell'immortalità dell'anima".


-Per quanto riguarda più in generale per il colore verde in questo caso esiste ad esempio un libro totalmente dedicatogli  che è "Verde. Storia di un colore" di Micheal pastoureau.







giovedì 3 novembre 2016

Step 10: Asparago in un' emblema

Come logo inerente l'asparago ho scelto la comunità del cibo dell'asparago di san benedetto Po:
Vi erano pochi loghi inerenti con l' asparago o il suo colore,c'è un'immediatezza con la figura dell' asparago ed il suo colore, ho scelto questo logo per il fatto di essere estremamente diretto e per la sua semplicità, forse perché la sua storia è direttamente collegata con lo stile di vita monacale.

Storia:
Non si conoscono altri documenti relativi alla sua coltivazione in passato se non la “famosa” cosìdetta “Carta di Perugia”. La “Carta di Perugia”, come fu denominato il rilievo grafico, mostra come si presentava l’intero Complesso monastico polironiano nella seconda metà del XVI secolo, secondo una visione a “volo d’uccello”. Sopra ogni edificio e ambiente, riportati fedelmente al vero sulla Carta, è specificata la relativa destinazione d’uso.
Dalla Carta risulta che, nella parte a nord del Cenobio, nei pressi delle mura che allora lo cingevano, i monaci coltivavano asparagi nella “sparagiaia”, su una considerevole superficie di forma rettangolare. La segnalazione particolare sul documento, però, sta ad indicare l’importanza che l’appezzamento rivestiva nell’insieme degli interessi orticoli dei monaci polironiani. La “sparagiaia” non si trovava all’interno degli orti, che si estendevano invece ad est degli edifici monastici e dove, presumibilmente, venivano coltivate ogni sorta di verdure e di frutta.
Dunque a San Benedetto Po l’asparago è considerato da secoli un prodotto particolarmente interessante, e che i monaci non si occupavano della sola raccolta degli asparagi selvatici e spontanei, di cui era allora ricco il territorio circostante il Monastero e rivierasco ai numerosi corsi d’acqua. La loro coltivazione doveva rappresentare un importante capitolo nel novero della gastronomia del grande Cenobio oltrepadano. Si considerino, al riguardo, le proprietà salutari dell’asparago: in un regime dietetico-monastico caratterizzato da una certa povertà di generi alimentari (per quanto riguarda la varietà dei cibi) e, di conseguenza, le carenze e le malattie conseguenti che spesso colpivano i monaci (essi impinguivano non per gli eccessi dell’alimentazione ma per gli squilibri nella stessa), gli asparagi rappresentavano un vero toccasana dal punto di vista depurativo per il corpo con effetti benefici soprattutto nei confronti dell’apparato urinario.

In data 8 maggio 2014 presso il Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po si è costituita la Comunità del Cibo dell’Asparago di San Benedetto Po.

Fonte:
http://www.slowfoodbassomantovano.it/comunita-del-cibo-dellasparago-di-san-benedetto-po-2016/

Step 09: L' abbeccedario dell' asparago

A come asparago

B come bianco (particolare tipo di asparago)

C come Cimice

D come dollaro

E come Édouard Manet (due dipinti con oggetto l'asparago: "L'asperge" e "Mazzo di asparagi")

F come foglie


G come gambo

H come Hulk

I come imperatori  romani ( lo gradivano così tanto che sembra che fecero costruire delle navi apposite per il trasporto, per la fonte cliccare qui e andare alla voce storia dell'asparago)
L come Liliaceae (famiglia cui appartiene l'asparago)
M come mesopotamia (probabile luogo di origine)
N come natura
O come olive

P come Pistacchio


Q come quesito (C'è una correlazione tra gli asparagi e l'immortalità dell' anima? domanda che si pone Achille Campanile nel suo libro "Gli asparagi e l'immortalità dell' anima")
R come risotto ( agli asparagi)

S come smeraldo



T come turione



U come urina (http://www.focus.it/cultura/curiosita/perche-la-pipi-di-asparago-puzza)

V come viagra (stando a quanto pensavano gli antichi...)

Z come zucchine

Step 08: La saggezza popolare

Da quest' affermazione di plinio il vecchio si ricava cosa si pensasse in antichità degli asparagi
"Il cibo dello asparago, secondo che si dice, è utilissimo allo stomaco, e aggiuntovi il comino caccia le infiammagioni dallo stomaco e dell'intestino colon; e rischiara anco la vista. Gli asparagi mollificano leggermente il corpo: giovano a' dolori del petto e della schiena, e a' difetti degl'interiori, quando son cotti col vino; non che a' dolori de' lombi e delle reni, beendo il seme loro a peso di tre oboli con altrettanto comino. Dettano la lussuria, e muovono utilissimamente l'orina, ma rodono la vescica."

C'è un modo di dire con l' asparago in napoletano "Va sènbr sparaciann" (va sempre per asparagi) per dire che va perdendo tempo.


Proverbi col verde:
-La speranza xè verde (veneto)
-L'erba del vicino è sempre più verde.
-Rosso e giallaccio pare bello ad ogni faccia, verde turchino si deve essere più che bellino
-Chi di verde si veste di sua beltà si fida
-Si può mangiar la salsa verde senza mangiar le biade in erba

-Non ogni verde fa fiore, non ogni fiore fa frutto
-Tre cose rovinando la famiglia: moglie giovane, legno verde e pane caldo


Per quanto riguarda le credenze sul verde si dice che a bordo di una nave porta sfortuna, ci sono due teorie al riguardo:


Quadrifoglio


Secondo la prima teoria il verde porta sfortuna in barca poiché un tempo gli ufficiali di Marina che morivano, venivano bendati e portati a casa solo dopo molto tempo, quindi ammuffiti, cioè ricoperti di muffa verde.
Per l’altra versione invece, questo era il colore della muffa o dell’ossido che si poteva formare sul legno o sul metallo delle navi, materiali con cui venivano costruite tutte le parti, scafo e albero incluso. Inutile spiegare quanto potesse essere rischioso scoprirne delle tracce in navigazione, magari ben lontani dalla costa.

Step 07: il verde asparago al cinema

Sin da quando è stato introdotto nella cinematografia si è sempre compreso il potenziale del colore, ed è oggi usato in maniera virtuosa come spiegato in questo articolo.

Il verde dei colori più particolari, in grado di cambiare totalmente il suo significato in base al luogo in cui è inserito. Un’ambientazione selvaggia e immersa nel verde della vegetazione può dare sia allo spettatore che ai personaggi un senso di  rinascita e sfida alla sopravvivenza. Tuttavia, un ambiente chiuso o casalingo dalle tonalità verdi, può dare al contrario una sensazione di noia e monotonia. Ne è un esempio l’uso che ne viene fatto nel film "L' uomo Senza Sonno", volto a rendere l’idea della ripetitività di una routine quotidiana immersa nel malessere.
 https://www.youtube.com/watch?v=3XzMSCJjqMs.
Scena del film "Moonrise kingdom"




Wes Anderson è forse il regista che più di chiunque altro ama il colore e gioca con le più svariate sfumature nella sua filmografia. Famoso per l’utilizzo del rosso e del giallo, riesce a dare spazio anche al verde nel film "Moonrise kingdom" diretto nel 2012.
Nessuna tonalità, d’altra parte, poteva meglio fare da sfondo ad una storia bucolica e ambientata nella natura incontaminata. Colore tradizionalmente associato proprio alla natura e, in generale, a sensazioni rilassate, il verde si armonizza perfettamente alle atmosfere della pellicola.




Il verde è inoltre una costante a causa della natura circostante nel film "In to the wild", il protagonista abbandona infatti la sua vita e i suoi affetti per avventurarsi in un viaggio a piedi lontano dalla civiltà.

https://www.youtube.com/watch?v=MYnn7H1XETI

Step 06: Il verde asparago nella scienza


Foglie
Il verde è prima di tutto un colore fondamentale nella biologia è infatti il colore delle piante e di numerosissimi rettili e anfibi. Ed è sopratutto il colore della clorofilla elemento senza il quale la fotosintesi e quindi la vita dell' essere umano sulla terra non sarebbero possibili.
Il colore delle foglie appare verde proprio per la presenza delle clorofilla, mentre sbiadisce in autunno quando la pianta smette di produrne.



Spettro del colore




Per quanto riguarda la fisica il verde è descrivibile attraverso il modo in cui lo percepiamo, cioè attraverso la sua lunghezza d' onda :è il colore che nello spettro visibile ha una frequenza compresa tra i 526 e i 606 THz è una lunghezza d'onda variabile tra 495 e i 570 mm.

Da questo punto di vista è interessante osservare le divergenze di opinioni tra Newton e Goethe che quest'ultimo espresse nel suo saggio "La teoria dei colori" secondo lo scienziato la luce scaturisce dai colori, secondo l'artista il contrario.


Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Verde

Step 05 - Il verde asparago nella musica

Riguardo all'asparago non si trovano, ovviamente, grandi presenze nel mondo della musica, se non per una simpatica canzoncina nel web.

 Per quanto riguarda il verde invece esso fa la sua comparsa più spesso: il noto gruppo musicale californiano Green day deve il suo nome a causa dell' abitudine dei componenti di spendere  giornate a fumare marijuana, nel nome "giorno verde" il verde infatti si riferisce al colore della pianta.

Rimanendo al di là dell' oceano lo troviamo nella canzone dei pink floyd "Green is the coulor" e dei Limp bizkit "Red light green light"

In italia invece lo troviamo nel brano "Verde" dei Diaframma, nell' omonima canzone di Renato Zero e "Nel verde" di Max gazzè.

Testi:
Green is the colour: http://www.azlyrics.com/lyrics/pinkfloyd/greenisthecolour.html
Red light green light: http://www.azlyrics.com/lyrics/limpbizkit/redlightgreenlight.html
Verde:http://www.angolotesti.it/D/testi_canzoni_diaframma_7514/testo_canzone_verde_277789.html
Verde:http://www.angolotesti.it/R/testi_canzoni_renato_zero_1412/testo_canzone_verde_36182.html
Nel verde: http://testicanzoni.mtv.it/testi-Max-Gazz%C3%A8_61412/testo-Nel-verde-3192576

(il primo testo è di "Verde" dei Diaframma, il seguente quello di Renato zero)

Step 04: il mito

Il colore asparago è una varietà di verde, tra le sue comparse nel mito troviamo quella dell'uomo verde:
                                                 L'uomo verde


In giro per le chiese, soprattutto di epoca medievale, si trovano a volte delle strane figure, dei volti, circondate da fogliame il quale, abbastanza frequentemente, spunta fuori dal naso, dalla bocca o dagli occhi, altre volte invece sostituisce i capelli. È il Green Man (letter. "Uomo Verde"), anche se questo è un nome di convenienza, perché nessuno ancora sa come questo tipo di raffigurazione venisse chiamata al principio, né quale fosse il suo significato originario.                            


L'uomo verde nella chiesa di St. Stephen ad Old Radnor

Si sa però che non si tratta di un emblema medievale, ma molto più antico: teste fogliate di questo tipo sono state scolpite nei fregi dei templi e sui capitelli durante tutto l'Impero Romano, e vegetali che spuntano dai volti sono apparsi nell'arte Indiana dall'VII sec., molto prima che diventassero comuni in Europa. Qui, il più antico esemplare conosciuto di Green Man appare sulla tomba di S. Abre, vicino Poitiers, in Francia. Se ne conoscono numerosissime varianti, che coinvolgono non solo il tipo di vegetazione che circonda la faccia o il modo in cui è associato ad essa, ma anche nell'espressione stessa del viso che può, a seconda dei contesti o del significato particolare che gli è stato associato, essere ridente, serio, malinconico oppure minaccioso o pauroso. In alcune raffigurazioni i volti possono sembrare più animali che umani, e si trovano immagini che possono sembrare piante e visi umani allo stesso tempo.


Il volto è tipicamente maschile; esiste anche una controparte femminile del "Green Man", chiamata Sheila o Sheela-na-gig, che tuttavia è molto più rara. Un esempio eccellente di "Green Woman" si trova a Kilpeck nello Herefordshire, in Inghilterra. Si tratta di una rappresentazione molto ardita, poiché ella mostra le sue parti intime in modo aperto e plateale. Probabilmente la sensibilità religiosa moderna l'ha resa meno tollerabile rispetto al Medioevo, quando è stata realizzata, ma si tratta sempre di una rappresentazione della fertilità e dell'indissolubile legame dell'Uomo con la Natura.

Il verde nella storia:
Egizi:l Dio Osiride era chiamato “Il Grande Verde”,il dio che rinasce dopo la morte e di buon auspicio erano gli oggetti e le pietre di verde tinte.
Greci: non lo utilizzavano, cominciarono a considerarlo solo su influenza dei latini.
Latini: lo conoscevano, inizialmente considerato un colore barbaro, usato soprattutto per le donne, divenne poi uso avvolgere i neonati in un panno di quel colore come segno di buon auspicio.
Medioevo: colore scelto dalle ragazze in attesa di marito.
XIX secolo: Fu Goethe, per primo, nella sua “Teoria dei colori”, a considerare la tinta verde “rasserenante” e a raccomandarne l’impiego nei locali destinati al riposo e al convivio. Napoleone ne andava pazzo, anche se forse fu proprio il “verde di Schweinfurt” o “Paris Green” la pittura messa a punto da una ditta tedesca nel 1814 con trucioli di rame dissolti nell’arsenico, e con cui erano dipinte molte stanze della sua residenza dell’esilio, Longwood House, a causarne la morte a Sant’Elena

Nella religione:
Cristiana:spesso usato come colore della croce di cristo, simbolo di rigenerazione.
Islam: colore simbolo dell'islam perché rappresenta il paradiso.