giovedì 3 novembre 2016

Step 10: Asparago in un' emblema

Come logo inerente l'asparago ho scelto la comunità del cibo dell'asparago di san benedetto Po:
Vi erano pochi loghi inerenti con l' asparago o il suo colore,c'è un'immediatezza con la figura dell' asparago ed il suo colore, ho scelto questo logo per il fatto di essere estremamente diretto e per la sua semplicità, forse perché la sua storia è direttamente collegata con lo stile di vita monacale.

Storia:
Non si conoscono altri documenti relativi alla sua coltivazione in passato se non la “famosa” cosìdetta “Carta di Perugia”. La “Carta di Perugia”, come fu denominato il rilievo grafico, mostra come si presentava l’intero Complesso monastico polironiano nella seconda metà del XVI secolo, secondo una visione a “volo d’uccello”. Sopra ogni edificio e ambiente, riportati fedelmente al vero sulla Carta, è specificata la relativa destinazione d’uso.
Dalla Carta risulta che, nella parte a nord del Cenobio, nei pressi delle mura che allora lo cingevano, i monaci coltivavano asparagi nella “sparagiaia”, su una considerevole superficie di forma rettangolare. La segnalazione particolare sul documento, però, sta ad indicare l’importanza che l’appezzamento rivestiva nell’insieme degli interessi orticoli dei monaci polironiani. La “sparagiaia” non si trovava all’interno degli orti, che si estendevano invece ad est degli edifici monastici e dove, presumibilmente, venivano coltivate ogni sorta di verdure e di frutta.
Dunque a San Benedetto Po l’asparago è considerato da secoli un prodotto particolarmente interessante, e che i monaci non si occupavano della sola raccolta degli asparagi selvatici e spontanei, di cui era allora ricco il territorio circostante il Monastero e rivierasco ai numerosi corsi d’acqua. La loro coltivazione doveva rappresentare un importante capitolo nel novero della gastronomia del grande Cenobio oltrepadano. Si considerino, al riguardo, le proprietà salutari dell’asparago: in un regime dietetico-monastico caratterizzato da una certa povertà di generi alimentari (per quanto riguarda la varietà dei cibi) e, di conseguenza, le carenze e le malattie conseguenti che spesso colpivano i monaci (essi impinguivano non per gli eccessi dell’alimentazione ma per gli squilibri nella stessa), gli asparagi rappresentavano un vero toccasana dal punto di vista depurativo per il corpo con effetti benefici soprattutto nei confronti dell’apparato urinario.

In data 8 maggio 2014 presso il Museo Civico Polironiano di San Benedetto Po si è costituita la Comunità del Cibo dell’Asparago di San Benedetto Po.

Fonte:
http://www.slowfoodbassomantovano.it/comunita-del-cibo-dellasparago-di-san-benedetto-po-2016/

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